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Pimpa
"Though nothing can bring back the hour
Of splendour in the grass, of glory in the flower;
We will grieve not, rather find
Strength in what remains behind"...

Wordsworth,Ode:
INTIMATIONS OF IMMORTALITY FROM RECOLLECTIONS OF EARLY CHILDHOOD

mercoledì 19 settembre 2007

Alle pendici del vulcano

Ripresa la Cassia Cimina in direzione Roma, lungo le pareti esterne dell’antico vulcano che ospita nel cratere il lago omonimo, si adagia Ronciglione (8000 abitanti): una cittadina situata tra profonde vallate così, un tempo, la descrivevano i viaggiatori, che vi giungevano stanchi a causa dell’asprezza del monte.
A Ronciglione le vie e le piazze hanno un soprannome ed è quello che vi consiglio di utilizzare per chiedere informazioni ai ronciglionesi.
Appena lasciato il lago alle spalle, lì dove la strada pare tirare un attimo il fiato prima della lunga discesa che corre giù, verso il paese, appare sulla destra la località Poggio Cavaliere che conserva antiche testimonianze di epoca romana.
Scendendo a valle, troverete a sinistra Via delle Cartiere, lì si trova la Ferriera risalente al XV secolo, l’Antica Ramiera del XIV secolo e la Torre dei Piombini del XVI. Nel 1537 Paolo III Farnese incluse Ronciglione nel Ducato di Castro, fu un periodo fecondo: sorsero le cartiere e le ferriere, ma anche ramiere e stamperie. A questo periodo risalgono la Chiesa della Pace, bellissimo Santuario mariano che si trova alla fine del paese, la Fontana Grande, il Comune, la Zecca e quello che affettuosamente viene chiamato l’Arco (la Porta Romana che divide Via Roma da Viale Garibaldi).
Tornati sulla strada principale (viale San Francesco d’Assisi), un bivio alla vostra destra indica la strada per Roma che passa fuori del centro. Al turista curioso e capace di apprezzare perle nascoste e meno note la strada che attraversa l’abitato può svelare però delle vere sorprese.

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