In viaggio con Erodoto
Giovedì pomeriggio ho acquistato questo libro, consigliato dagli amici di Anobii.
L'autore, polacco, racconta gli anni della sua infanzia, la povertà e il desiderio di poter "varcare la frontiera", non importa per andare dove, solo per sapere cosa si prova. L'agenzia di stampa per la quale lavora lo invierà in India senza che egli sapesse una parola d'inglese, e avendo come unico compagno di viaggio il libro delle Storie di Erodoto, il grande viaggiatore. A bordo di un
vecchio bimotore, DC-3, reduce da ripetuti servizi al fronte, con le li
annerite dai gas di scarico, e toppe sulla carlinga, che però volava,
volava verso Roma... praticamente vuoto.
Era il suo primo volo e per la prima volta vedeva una città illuminata. Una città del temuto Occidente.
Si aggira...il vasto spazio notturno nel quale stavamo volando rigurgitava di
luce... Sembrava che là sotto ardesse una materia liquida la cui superficie
lucente pulsasse di chiarore, si sollevasse e ricadesse, si dilatasse e si
restringesse, tanto quel quadro luminoso era vibrante, mobile e carico di
energia.
frastornato, qusi intimorito, con gli occhi sgranati intenti a vedere,
distinguere e afferrare ogni cosa.Finamente giungerà in India:
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