Benvenuti

Cari viaggiatori,
benvenuti nel blog di pimpaviaggi.
Mi piacerebbe che questo fosse un blog interattivo potete: postare i vostri viaggi reali, immaginari e quelli nel tempo dei ricordi. Troveranno posto i viaggi nel mondo della letteratura, della scrittura, e citazioni tratti dai diari dei “turisti” di tanto tempo fa…
C'è anche una Photogallery!
La proprietà intellettuale dei testi e delle foto (salvo dov'è diversamente specificato) è dell'autrice di questo blog, perciò vi invito a non utilizzarli senza la mia autorizzazione.
Potete contattarmi alla casella pimpa.pimpa@gmail.com
Grazie a tutti e buon viaggio!
Pimpa
"Though nothing can bring back the hour
Of splendour in the grass, of glory in the flower;
We will grieve not, rather find
Strength in what remains behind"...

Wordsworth,Ode:
INTIMATIONS OF IMMORTALITY FROM RECOLLECTIONS OF EARLY CHILDHOOD

domenica 30 dicembre 2007

Filastrocca dell'anno vecchio

Riascolto la mia voce bambina in un nastro registrato tanto tempo fa. Questa filastrocca la recitava mia nonna, l'ha tramandata a mia madre e mia zia. Noi bambini la imparavamo a memoria alla scuola elementare, insieme al sermone di Natale.


L'anno veccchio se ne va, e mai più ritornerà,
io gli ho dato una valigia, di capricci e impertinenze,
di lezioni fatte male,
di bugie e disubbidienze,
e gli ho detto: "Porta via! Questa è tutta roba mia!"

Anno nuovo, avanti, avanti!
Ti fan festa tutti quanti!
Tu la gioia e la salute porti ai cari genitori,
ai parenti ed agli amici, rendi lieti tutti i cuori.
D'esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto.


Felice 2008 a tutti voi!!!

venerdì 28 dicembre 2007

La Notte Santa (The Holy Night)

Consolati, Maria, del tuo peregrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.

Il campanile scocca lentamente le sei.
Avete un pò di posto,
o voi del Caval Grigio?
Un pò di posto per me e per Giuseppe?
Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri;
le stanze ho piene zeppe.

Il campanile scocca lentamente le sette.
Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo bianco, quell'osteria più sotto

Il campanile scocca lentamente le otto.
O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire?
Non ci mandate altrove!
S'attende la cometa.
Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti,
qui giunti d'ogni dove.

Il campanile scocca lentamente le nove.
Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...

Il campanile scocca lentamente le dieci.
Oste di Cesarea...
Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame:
non amo la miscela dell'alta e bassa gente.

Il campanile scocca le undici lentamente.
La neve!
Ecco una stalla!
Avrà posto per due?
Che freddo!
Siamo a sosta
Ma quanta neve, quanta!
Un pò ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca la Mezzanotte Santa.
E' nato! Alleluja! Alleluja!

E' nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
Suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaje,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.

E' nato! E' nato il Signore!
E' nato nel nostro paese!
Risplende d'un Astro Divino
La notte, che già fu sì buja.
E' nato il Sovrano Bambino.
E' nato!
Alleluja! Alleluja!

Guido Gozzano

mercoledì 26 dicembre 2007

Natale

Cari amici,
spero che il vostro Natale sia stato gioioso come lo è stato per me e la mia famiglia. Godere la presenza delle persone care è un bellissimo dono.
Odori, sapori, gioia che restano vivi dentro, insieme ai ricordi delle persone che tanti Natali hanno trascorso con noi e il cui viaggio si è concluso.
Un pensiero speciale agli amici lontani: un amico può partire ma l'amicizia dura per sempre.
Tanti auguri di buon onomastico a tutti gli Stefani e le Stefanie!

Pimpa

domenica 23 dicembre 2007

Buon Natale, Merry Christmas, Joyeux Noël, Feliz Navidad

A tutti voi e alle vostre famiglie i migliori auguri di Buon Natale!!!
Merry Christmas, Joyeux Noël, Feliz Navidad!!!
Pimpa

venerdì 21 dicembre 2007

Sorriso

A tutti i miei amici che sono lontani, vorrei dedicare un sorriso, :-) da mettere in valigia, da trovare sotto l'albero, da portare sempre in tasca, fa bene dentro il sorriso di un amico, nel nostro viaggio.
Un abbraccio
Eli

venerdì 14 dicembre 2007

Emozione

Cari viaggiatori,
domani è alle porte e ora che tutti i preparativi sono ultimati, l'emozione comincia a trovare spazio.
Ho gli occhi impiastrati di sonno, domani sveglia presto!
Buona notte a tutti e buon viaggio!

:-) Pimpa

giovedì 13 dicembre 2007

Roma: Viaggiando lungo la Via Francigena

Cari viaggiatori,
ecco la brochure e il programma definitivo del convegno che si terrà a
Ronciglione sabato 15 dicembre alle 9.30

Pimpa :-)

sabato 8 dicembre 2007

Fra Via Francigena e Via Cassia. Pellegrini e viaggiatori nella Tuscia

Giovedì pomeriggio si sono aperti nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, i lavori del convegno: “Fra Via Francigena e Via Cassia. Pellegrini e viaggiatori nella Tuscia”.
Interessanti tutti gli interventi: da apprezzare l’apertura dell’Università al dialogo con gli enti locali per lo sviluppo del territorio.
L’architetto Sandro Polci, sottolineando un passaggio dell’intervento di Mons. Chiarinelli sull’accasamento e la stanzialità nevrotica di chi non vuol vedere cosa ha a disposizione, ha evidenziato gli strumenti per la valorizzazione della Via Francigena.
La Prof. Radulet ha poi proposto un suo studio: “D. Caetano de Sousa sulla Via Francigena e la sua Guida del buon viaggiatore”.
Purtroppo non ho potuto ascoltare questi ultimi contributi.
I lavori del convegno sono ripresi venerdì mattina alle 9, presieduti da Massimiliano Vinci, della Confraternita dei Romei sulla Via Francigena, che si è definito un camminatore sulla Via Francigena.
Si sono succeduti i contributi del Maestro Piero Caraba, del Conservatorio di Perugia e Direttore della Camerata Polifonica Viterbese e del Prof. Carlo La Bella, Storico dell’arte dell’Istituto Nazionale di Studi Romani.
Il Maestro Caraba ci ha introdotto nell’affascinante mondo delle Danze sacre invenzione dei pellegrini.
Oggi si fruisce della musica nel camminare, un tempo si produceva durante il cammino, come testimoniano preziosi codici: Codex Calistinus prodotto nel XII secolo in Borgogna che era una guida del pellegrino, le Cantigas de Santa Maria del XIII secolo e il Llibre Vermell de Montserrat (il Libro Rosso di Montserrat) pubblicato nel 1947 con una copertina rossa a cui deve il suo titolo: redatto nel 1399, raccoglie i miracoli attribuiti alla Vergine di Montserrat ma anche canzoni polifoniche e danze, di difficile esecuzione, destinate all’intrattenimento dei pellegrini che giungevano nel Monastero il giorno precedente alle funzioni, un po’ come succede oggi in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù.
La musica che accompagnava le danze sacre doveva essere consona alla situazione e al luogo. Si trattava dunque di stabilire il confine tra musica sacra e profana. Un problema molto sentito all’epoca.
Non poteva essere musica sacra (troppo noiosa per essere danzata) né musica profana, non adatta al contesto. Si trovò, quindi, una soluzione intelligente: adattare alla musica popolare dei testi sacri in modo che le danze fossero accompagnate da un testo sacro e una musica funzionale all’utilizzo.
I monaci e la Schola Cantorum intonavano queste composizioni. La stanchezza dei pellegrini era una stanchezza attiva, che produceva energia, con il conseguente bisogno di muoversi, o piuttosto poteva essere un’attività di defaticamento o un modo per esorcizzare la fatica.
Il Prof. La Bella ci ha poi illustrato le Guide per il pellegrino nella Roma della Controriforma: il caso di Francesco Maria Torrigio.
L’età di Papa Paolo V Borghese non fu caratterizzata da eventi giubilari ma da una copiosa attività editoriale, caratterizzata in particolare da guide per i pellegrini che permettevano loro di conoscere la realtà della città che li accoglieva. “Le Sacre Grotte Vaticane” del Torrigio sono straordinariamente moderne nell’impostazione, si tratta, infatti, di una vera e propria guida museale che mostra varie fasi della costruzione della Basilica di San Pietro e propone un itinerario di visita particolareggiato alle Grotte Vaticane.
Cercherò di dare spazio anche ad altri contributi sebbene non mi sia stato possibile seguire tutti i lavori del convegno.
La Camerata polifonica viterbese, diretta dal Maestro Piero Caraba, ha poi eseguito, a conclusione della giornata, nell’Auditorium dell’Università, il Concerto Musica in Cammino con musiche tratte dai Carmina Burana, dal Laudario Cortonese, dalle Cantigas de Santa Maria, dal Llibre Vermell de Montserrat, dal Cancionero de Uppsala e da La Bomba.

giovedì 6 dicembre 2007

Convegno sulla Via Francigena

Cari viaggiatori,
si sono aperti oggi i lavori di un convegno sulla Via Francigena presso l'Università della Tuscia di Viterbo.
Sono intervenuti il Preside della Facoltà di Lingue, Prof. Gaetano Platania, la Dottoressa Santarelli della Regione Lazio e l'Assessore Cappelli, rappresentante della Provincia. E' stata sottolineata la volontà dell'Università di tenere le proprie mura aperte al territorio in costante dialogo con le istituzioni comunali, provinciali e regionali.
Molto apprezzato l'intervento di S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli Vescovo di Viterbo incentrato sul viaggio come metafora della vita. Tutte le culture hanno l'esperienza del viaggiare, essa è insita nell'esistenza umana. Gilgamesh, Ulisse, Simbad, Abramo esprimono la varietà del camminare, ma la condizione del viaggio è sempre fonte d'ispirazione. Ogni viaggio implica una partenza e una mèta, dove manca una mèta non c'è viaggio, ma vagabondaggio, ha detto il Vescovo.
Il viaggio implica l'andare da uno spazio profano ad uno spazio sacro, e l'emblema dello spazio sacro è una realtà tagliata, ha sottolineato. Viaggiare significa dunque superare la nostalgia, l'accasamento, cioè il fossilizzare lo sguardo su dove siamo, e il vagabondaggio che fa perdere di vista la mèta.
Il viaggio è la decisione di perseguire un punto d'arrivo o la decisione di cercarlo. Occorre dunque riscoprire l'entusiasmo di camminare. La metafora della vita apre gli orizzonti dell'uomo, spingendolo verso l'altro, nell'accoglienza della diversità.
Purtroppo non mi è stato possibile rimanere fino al termine dei lavori che riprenderanno domani mattina alle 9.00.